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VITTIME DEL DOVERE – CORRESPONSIONE QUOTA AGGIUNTIVA TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO – INCREMENTO FIGURATIVO DECENNALE CONTRIBUTI PREVIDENZIALI

Studio legale avvocato Sabrina Mautone > Lavoro Previdenza  > VITTIME DEL DOVERE – CORRESPONSIONE QUOTA AGGIUNTIVA TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO – INCREMENTO FIGURATIVO DECENNALE CONTRIBUTI PREVIDENZIALI

VITTIME DEL DOVERE – CORRESPONSIONE QUOTA AGGIUNTIVA TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO – INCREMENTO FIGURATIVO DECENNALE CONTRIBUTI PREVIDENZIALI

In forza di un ricorso introdotto dallo Studio Mautone innanzi al Tribunale di Cassino, un familiare di una vittima del dovere ha finalmente ottenuto la quota aggiuntiva di cui al trattamento di fine rapporto ai sensi dell’art. 3 c.1 L. 206/04 alla medesima spettante, oltre che l’incremento figurativo decennale di versamenti contributivi e la regolarizzazione, quindi, della relativa posizione previdenziale.

La signora è infatti moglie di un ispettore della Polizia il quale, durante lo svolgimento di operazioni di prevenzione e repressione di atti di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico negli anni cosiddetti di piombo (presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza), veniva attinto da colpi di arma da fuoco. Lo stesso veniva giudicato “ vittima del terrorismo”, fattispecie oramai equiparata alle vittime del dovere del servizio militare e civile.

Al riconoscimento di tale status segue il diritto dei familiari ai sensi dell’art. 3 della Legge 3 agosto 2004, n. 206 come integrato dall’art. 1, comma 79 della Legge 27 dicembre 2006, n. 296 e dal comma 1 bis dell’art. 3 della Legge 3 agosto 2004, n. 206, introdotto dall’art. 34, comma 3 della Legge 29 novembre 2007, n. 222. All’erogazione di 10 anni di quota aggiuntiva sul TFR oltre che ai contributivi figurativi per lo stesso periodo. Ciò posto, la ricorrente produceva formale istanza certa di ottenere quanto richiesto.

Senonché, nonostante numerosissime e defatiganti richieste inoltrate nel corso degli anni, non si giungeva al risultato sperato.

Solo affidandosi allo Studio Mautone ed introducendo un apposito ricorso presso il Tribunale di Cassino, si è finalmente giunti al doveroso riconoscimento con la relativa erogazione degli emolumenti.